L'Europa si definisce dall'interno con le grandi correnti che non cessano di attraversarla e che la percorrono da lunghissimi tempi (Lucien Febvre)
I grandi pensatori hanno sempre assunto un punto di vista istituzionale
Era qualche tempo che non si leggevano i libri della Di Leo; ci si diceva: “È finita l’Urss, cos’avrà da dire di nuovo la Di Leo?” Poi l’anno scorso è uscito L’età della moneta. I suoi uomini, il suo spazio, il suo tempo, per i tipi del Mulino, ed è stato davvero una sorpresa: ne veniva fuori una grande capacità di delineare i tratti fondamentali del capitalismo nella sua ultima fase, quella successiva al crollo dell’Urss e corrispondente al pieno dispiegamento della globalizzazione e della finanziarizzazione, ma emergeva anche la profondità con la quale l’autrice sapeva scavare nei presupposti antropologici di...
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L’ipotesi complessiva sulla base della quale si tenta questa interpretazione dell’arco trentennale della ricerca teorica di Blumenberg può essere così riassunta: dall’apologia dell’autogenesi e dell’autonomia della modernità, della sua “legittimità” storica, alla constatazione della sua senescenza, del suo essere pervenuta ad uno stato di inerzia in cui il sommo criterio di orientamento si è ridotto alla mera autoconservazione dell’acquisito.
1. L’eone cristiano
L’ipotesi interpretativa sulla quale si fonda questo testo è che il moderno non sia altro che messianesimo immanentizzato e dunque, in quanto tale, compiuto ed esaurito1. Si potrebbe ipotizzare che l’intero arco temporale della modernità potrebbe essere interpretato da un lato, nel momento genetico, come riemersione della carica esplosiva messianica, come sua liberazione dalla forma cattolica nella doppia frattura del limes della res publica cristiana, con la scoperta del Nuovo Mondo e con la rottura dell’unità dell’ecclesia, e con la Riforma protestante e in particolare con le sue correnti pi...
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1. Blumenberg appare più orientato ad esprimere l’autocoscienza della crisi della Modernità, piuttosto che la sua genesi. Al centro della costituzione del Moderno c’è il solco irrimediabile tra storia e trascendenza. Il senso del Moderno è la risposta alla fine di ogni verità ontologica o trascendentale: non “una mondanizzazione dell’escatologia, ma una mondanizzazione tramite l’escatologia”1. La stessa idea di origine è esclusa da una coscienza finita. Neuzeit indica l’oltrepassamento di una filosofia della storia provvidenzialistica, di una visione “sostanzialistica”; non si tratta, come sostiene ...
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1a. Il profetismo ebraico a fondamento dell’idea di teodicea aveva generato la speranza di salvezza dall’imperfezione, dalla sofferenza e dall’ingiustizia. In Occidente questo impulso aveva assunto una forma specifica di messianesimo. Con la Riforma la forza messianica avrebbe fatto precipitare i presupposti di crisi insiti nella tarda scolastica in una radicale guerra civile, in un dualismo strutturale irrimediabile. Una tale rottura dell’unità istituzionale e spaziale dell’orbe cristiano non solo epocale, ma ontologica aveva fatto sì che la modernità sorgesse sotto il segno di una guerra civile internazionale dai tratti messian...
tag: Immanenza
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“All’uomo l’origine principale si mostra solo da ultimo” Heidegger
“Sono convinto che io, il presunto reazionario, sono molto più radicale e molto più rivoluzionario di coloro che oggi si bardano di un radicalismo meramente verbale”
Affrontare il problema dirimente di un’antropologia politica significa anche accettare la sfida di un Denkweg, di una sperimentazione del pensiero che tenti di misurarsi e di rielaborare -in una prospettiva teologico politica concetti e orientamenti propri di quell’impostazione fenomenologica che ha condotto Husserl, sempre più esplicitamente, a focalizzarsi sulla crisi dell’̏umanità europea” e di una modernità ormai svuotata di ogni senso -pur sottraendosi...
tag: Europa
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Innanzitutto, nell’esordio di questa breve comunicazione, a nome dell’associazione di ricerca Epimeteo, va segnalata una sorta di “affinità elettiva” sul piano teoretico e, ancora di più, esistenziale, rispetto al sentire che attraversa il libro di Mario, Dello spirito libero. Questa affinità emerge soprattutto da quel passo in cui Mario scrive: “… sentiamo acuto il pericolo della presunzione intellettuale, della saccenteria di chi fa le bucce alla storia del mondo. Ma ci muove la disperazione della ricerca. In qualche modo, in qualunque modo, (…), dobbiamo pur capire che cosa è successo”. Ecco, appunto, “la dis...
tag: Moderno
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