L'Europa si definisce dall'interno con le grandi correnti che non cessano di attraversarla e che la percorrono da lunghissimi tempi (Lucien Febvre)
Le immagini del mondo hanno costituito un “catalizzatore” per gli interessi, dal momento che “il Weltbild ha molto spesso tracciato i binari lungo i quali l'azione è stata spinta dalla dinamica dell'interesse”. Secondo Weber le "immagini del mondo" hanno determinato i tracciati lungo i quali l'azione è stata poi spinta dalle dinamiche degli interessi, ...
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I grandi pensatori hanno sempre assunto un punto di vista istituzionale
Se telos è il dispiegarsi dinamico della verità apriori, l’ethos non può essere che prolessi di una nuova forma di protagonismo europeo perché contiene la prefigurazione della volontà di sovradeterminazione del Globo da parte del Mondo come forma ordinativa dell’agire dell’ethos. Quest’ultimo, fondato sul superamento di ogni forma di escatologia – quindi di primato dell’etica – è per essenza polemos contro la tirannia dei valori, base ideologica dell’internazionalizzazione del sistema sociale; il quale considera ordine spontaneo l’anarchia tecnico-economica globalizzata e governa...
tag: Europa
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Era qualche tempo che non si leggevano i libri della Di Leo; ci si diceva: “È finita l’Urss, cos’avrà da dire di nuovo la Di Leo?” Poi l’anno scorso è uscito L’età della moneta. I suoi uomini, il suo spazio, il suo tempo, per i tipi del Mulino, ed è stato davvero una sorpresa: ne veniva fuori una grande capacità di delineare i tratti fondamentali del capitalismo nella sua ultima fase, quella successiva al crollo dell’Urss e corrispondente al pieno dispiegamento della globalizzazione e della finanziarizzazione, ma emergeva anche la profondità con la quale l’autrice sapeva scavare nei presupposti antropologici di...
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Caro Mario,
Antropologia della tarda modernità: da Prometeo a Narciso
L’ipotesi complessiva sulla base della quale si tenta questa interpretazione dell’arco trentennale della ricerca teorica di Blumenberg può essere così riassunta: dall’apologia dell’autogenesi e dell’autonomia della modernità, della sua “legittimità” storica, alla constatazione della sua senescenza, del suo essere pervenuta ad uno stato di inerzia in cui il sommo criterio di orientamento si è ridotto alla mera autoconservazione dell’acquisito.
N. Luhmann, Protesta. Teoria dei sistemi e movimenti sociali, Mimesis, Milano-Udine, 2017, (Protest. Systemtheorie und soziale Bewegungen, Suhrkamp Verlag, Frankfurt a.M. 1996)
Populismo come sintomo della malattia (mortale?) che affligge il liberalismo in Occidente: questa è la chiave di interpretazione che ci offre Marco Ferraresi in questo snello, ma denso pamphlet (edito da Marsilio nel 2017) che si mantiene elegantemente in equilibrio tra reportage giornalistico e approfondimento teoretico. Secondo la sua diagnosi, che può essere senz’altro condivisa, la crisi della democrazia liberale non è dovuta tanto ad un attacco esterno portato da un nemico dall’aspetto truce e dal linguaggio greve, quanto da fattori endogeni che vanno molto al di là di quelli economici: “(…) non sono le invasioni dei nuovi ba...
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1. L’eone cristiano