Materiali di teologia politica dell'Europa e contributi al realismo politico

L'Europa si definisce dall'interno con le grandi correnti che non cessano di attraversarla e che la percorrono da lunghissimi tempi (Lucien Febvre)

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Alcune annotazioni sul concetto di Weltbild
Interventi, 23 ottobre 2022

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ETHOS AGENTE CONTRO PATHOS POPULISTA
Interventi, 21 aprile 2019

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Interventi: Il punto di vista di Epimeteo
Alcune annotazioni sul concetto di Weltbild
23 ottobre 2022

Le immagini del mondo hanno costituito un “catalizzatore” per gli interessi, dal momento che “il Weltbild ha molto spesso tracciato i binari lungo i quali l'azione è stata spinta dalla dinamica dell'interesse”. Secondo Weber le "immagini del mondo" hanno determinato i tracciati lungo i quali l'azione è stata poi spinta dalle dinamiche degli interessi, ma dietro di loro c'è sempre una presa di posizione, un’intenzionalità verso qualcosa, rispetto ad un mondo in sè privo di senso e verso il quale la potenza degli “interessi naturali”-materiali appare del tutto insufficiente: il mondo è “un luogo di sofferenza immeritata, ingiustizia impunita e d’insanabile stupidità“1.Dunque l'origine di un'immagine del mondo va ricercata nella necessità pratica di prendere posizione nei confronti del mondo, di definire un atteggiamento fondamentale in quanto elemento indispensabile per ogni tentativo per rispondere alla domanda ¨come agire?¨Apri

Ricerche: Le ricerche di Epimeteo
Una prima ipotesi sull’idea di istituzione
6 novembre 2019

I grandi pensatori hanno sempre assunto un punto di vista istituzionale

    “Qui sta il problema, si tratta di sapere dove si trova nella società il potere creativo”1, così Hauriou nel 1925. Il concetto di istituzione assimilabile ad un atto fondativo, determina uno spazio pubblico-politico ed è all’origine di una forma ordinamentale di relazioni sociali. Condizione essenziale per il sorgere di un’istituzione è quella che lo stesso Hauriou definisce “idée directrice”: una presa di posizione che potremmo tradurre anche come “atto di fede”, atto creativo. Scrive appunto Hauriou all’amico Jacques Chevalier il 14 giugno 1923: “La teoria dell’istituzione è al fondo legata all’idea di Dio.”2 E non a caso lo stesso Schmitt a proposito del nomos basileus, citando Hölderlin, soggiunge: “Il nomos…è la forma nella quale l’uomo incontra se stesso e Dio, la Chiesa e la legge dello Stato e le statuizioni ereditate, che, più rigorosamente dell’arte, tengono fermi quei rapporti vitali, in cui col tempo un popolo incontra e ha incontrato se stesso.”3
Istituzione politica e rappresentazione di senso fanno tutt’uno; si costituisce una forma intenzionata di senso di lungo periodo e tuttavia tale senso non è immediatamente presente alla percezione individuale che si dimostra meno reale di una tale analogisierende Abbildung. La Repräsentation, il suo senso ontologico, non si esaurisce in una pura oggettività, ma mantiene una propria alterità. “La pienezza della rappresentazione è…il sistema di quelle det...
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